Vi ricordate la scorsa settimana dove ci eravamo lasciati? Ma bravi.. alla parola “cioccolato”!
Una parola che ci consola nei momenti più tristi, che ci viene sempre in aiuto, anche magari alle tre di notte quando ci svegliamo con una voglia matta di dolce! J
Quest’oggi ci cimenteremo con la preparazione di quello che è ormai diventato, assieme alla colomba, il simbolo della Pasqua: l’uovo di cioccolato!
Quanti se ne vedono in giro, al supermercato, già sugli scaffali da mesi e mesi prima di Pasqua, pronti ad accontentare ogni bambino e, perché no, anche i più grandi.. J Pensate ora: che soddisfazione sarebbe se riusciste a realizzarne uno in casa, da soli? Il vostro uovo, che potreste personalizzare come più vi pare e piace.. sarebbe fantastico, un vero successo!
Ecco qua cosa vi occorre:
Ingredienti:
Cioccolato fondente
Cioccolato al latte
Cioccolato bianco
Materiale:
uno stampo da uovo in policarbonato
un termometro da cucina
Come vedete gli ingredienti si riducono al minimo essenziale, motivo per cui dovranno essere di ottima qualità, altrimenti faremo fatica anche a “temperare” il cioccolato.
Ma “temperare”… cosa significa questo strano termine? Non pensate a temperini o tempere (il che sarebbe alquanto bizzarro): nel nostro caso “temperare” significa portare il cioccolato ad una giusta temperatura per essere colato nello stampo e far sì che, dopo poco, si stacchi e rimanga lucido (tipo uno specchio!)
Esistono vari tipi di temperaggio, tra cui:
(1) il primo, quello più professionale, fa uso di una lastra di marmo (non avendo il marmo, io non ho imboccato questa strada J )
(2) per inseminazione: questo è il metodo, a mio avviso, più veloce ed efficace; se abbiamo, per esempio, 1000 g di cioccolato, basterà scioglierne ¾, nel nostro caso quindi 750 g, in microonde o a bagnomaria; dunque basterà unire il restante ¼ (250 g, rigorosamente spezzettati), che si scioglierà grazie al calore datogli dal cioccolato fuso.
Un discorso importante riguarda anche e soprattutto le temperature, che variano a seconda dei diversi tipi di cioccolato che abbiamo:
(1) per il cioccolato fondente: i ¾ di cioccolato fondente vanno fusi portandoli fino a una temperatura di 50°C; una volta unito il restante ¼ dovrà arrivare a una temperatura di 31°C, solo allora potrà essere colato nello stampo; se la temperatura superasse i 31°C, aspettate un po’, mescolando di tanto in tanto, se invece fosse troppo bassa, date nuovamente un colpetto di microonde o rimettete un attimo a bagnomaria per portarlo nuovamente a 31°C;
(2) per il cioccolato al latte: la procedura è sempre la stessa, ma le temperature si abbassano di due gradi, ovvero avremo dapprima una temperatura di 48°C per il cioccolato fuso, e dovrà raggiungere, una volta unito il restante cioccolato, una temperatura di colaggio di 29°C;
(3) per il cioccolato bianco: questo è il più delicato, quindi fate attenzione e mescolatelo spesso quando sciogliete i ¾ di cioccolato, altrimenti rischiate di bruciarlo! La procedura anche qui è sempre la stessa e le temperature si abbassano ulteriormente di due gradi, cioè avremo una temperatura di fusione di 46°C e quella di colaggio a 27°C.
Procedimento:
Una volta che avrete temperato il cioccolato (con le accortezze appena descritte), colatelo nello stampo in policarbonato; prendete dunque lo stampo nelle mani e iniziate a farlo roteare, in modo da coprire con il cioccolato fuso tutta la sagoma dell’uovo, completamente; quindi rovesciate lo stampo su di una teglia ben pulita in modo da far colare tutto il cioccolato in eccesso (che poi potrete riutilizzare, temperandolo di nuovo, ma se lo usate in breve tempo si manterrà pronto per una nuova colata!). Mettete lo stampo in frigo per circa 3 minuti, e poi, quando vedrete che il cioccolato si è ormai “cristallizzato” (cioè si è rappreso) raschiare con un raschietto le cosiddette “code” (che vi si saranno formate nel momento in cui il cioccolato continua un po’ a colare dai bordi dello stampo ma contemporaneamente si rapprende pure); quindi ricolate ancora del cioccolato temperato all’interno del primo guscio di cioccolato (per formare il doppio strato, così sarà più gustoso ma soprattutto il guscio risulterà più duro e stabile, meno fragile per intenderci) e ripetete le stesse operazioni fatte nel primo colaggio. Tolte le code per la seconda volta, mettete ad asciugare il vostro uovo in una stanza fresca (io l’ho messo in camera), oppure se avete fretta lasciatelo nel frigo.. a breve, se avrete temperato bene il vostro cioccolato, il guscio si staccherà, come per magia!! E potrete specchiarvi nel vostro uovo! Credetemi è una sensazione bellissima!! J
Una volta preparate le due pacche, dovrete unirle: per fare ciò, munitevi di guanti in lattice (questo serve a non lasciare impronte sul vostro uovo lucido) e mettete nel frattempo a scaldare una teglia in forno (basterà poco calda, non eccessivamente). Se volete, mentre la teglia si scalda, potrete preparare la vostra sorpresa personalizzata da mettere nell’uovo!!
Ora prendete con i guanti una pacca e passate i bordi sulla teglia calda, bordi che quindi tenderanno a sciogliersi un po’; fate lo stesso anche con l’altra pacca, mettete la sorpresa all’interno e unite le due pacche, tenendole strette per un attimo: il cioccolato ben presto ri-cristallizzerà e voi vi troverete in mano il vostro primo (e, credetemi, sarà il primo di una luuuunga serie!!) e fantasmagorico uovo di cioccolato!!
Quest’anno è stata la prima volta che mi sono cimentata a fare le uova di Pasqua, ma mi sono talmente divertita che, dopo avere fatto il primo, non avevo più voglia di smettere!!
Dopo averne provati alcuni al fondente, da regalare al mio professore di matematica (motivo per cui, in questo, mi sono divertita a scrivere tutte le formule matematiche) e ai miei parenti, ho provato a farne uno che mi ha dato tanta soddisfazione: l’uovo Kinder, di cui una pacca di cioccolato al latte fuori e bianco dentro, l’altra invece al contrario: cioccolato bianco fuori e al latte dentro… il mio ragazzo l’ha “sbranato” nel giro di due giorni!! J E col cioccolato avanzato e uno stampo trovato un giorno così, per caso, mentre andavo per negozi con mia madre, ho creato degli ovetti simil-kinder, andati a ruba!!
Mi raccomando provateci anche voi, ragazzi, e fatemi sapere! Iniziare sembra difficile.. ma vi assicuro che il gioco vale la candela! ;)
E per ogni dubbio io sono qui.. non esitate a chiedere! Alla prossima settimana, gente!
Giulia
Chef in the City è la prima gara di cucina amatoriale della provincia di Pesaro e Urbino.